martedì 16 giugno 2009

I libri di Cristina - Trama e ordito (mamme che tessono la vita)

Nel 2008 feci la "virtuale" conoscenza di Maria Cristina Muccioli (leggi qui), alla quale affidai la recensione de "Gli occhi di Sonia". Da allora ci siamo tenuti in contatto (sempre virtualmente, attraverso i nostri blog) e con l'uscita del mio secondo libro "Senza respiro" ho colto l'occasione per fare la conoscenza "reale" di Cristella, persona gentile e squisita proprio come traspare da ciò che scrive sul suo blog.
L'incontro presso il Centro per l'Impiego di Rimini, dove Cristina lavora, è stato estremamente piacevole. Si è parlato del più e del meno, del suo lavoro e del lavoro in generale. Ho poi dato a Cristina una copia di Senza respiro e lei mi ha gentilmente regalato i suoi due libri: Trama e ordito (mamme che tessono la vita) e Cristella regina dei libri, che ho appena finito di leggere.
Il primo è una sorta di viaggio nel tempo alla scoperta delle nostre origini, mentre il secondo è prettamente autobiografico, la storia di Cristina raccontata a mò di favola.

TRAMA E ORDITO (mamme che tessono la vita), Ed. Il Ponte, 1999

Il libro è una bellissima e appassionata ricostruzione dell’antica tecnica di lavorazione della canapa con il telaio a mano.
Forte dei ricordi freschi e vivi della mamma “più dolce del mondo”, Cristina accompagna teneramente il lettore per mano alla riscoperta di un mondo quasi perduto (e dico quasi perché finchè ci saranno persone in grado di dare alla luce così belle pagine, nulla può scomparire per sempre) e di un mestiere antico che ha lasciato tracce indelebili nella nostra cultura popolare.
La descrizione del processo di produzione e lavorazione della tela è impeccabile. Segue l'ordine cronologico partendo proprio dal primo passo, ovvero la coltura della canapa (semina, coltivazione, raccolta), passando alla realizzazione del primo filo, per poi arrivare all’ordito.
Tutto il racconto è impreziosito da citazioni, battute, modi di dire, canzoni e filastrocche in dialetto romagnolo (seguiti da traduzione ad opera di Cristella, esperta di dialetto) che fanno sentire il “lettore romagnolo” perfettamente a suo agio in un mondo semi sconosciuto che parla la sua lingua, stimolandolo a immaginarsi la vita dei propri nonni (o genitori) di quel tempo. Una realtà fatta di piccole cose, di umile felicità ricercata in semplici gesti di vita quotidiana come il cantare durante la tessitura.
Come dicevo in apertura, la fonte principale di Cristella è la mamma, rappresentata nel libro come fulcro della famiglia tradizionale e “mastra tessitrice”. Ma oltre ai ricordi della mamma di Cristella ci sono altre testimonianze di personaggi tra i quali il compianto Don Benzi (conosciuto per la sua attività religiosa ma soprattutto per l’enorme impegno sociale nel quale si è prodigato fino alla sua scomparsa) che ci narrano storie tramandategli dalle loro madri.
I racconti legati al telaio si intrecciano quindi inevitabilmente alle vite dei protagonisti, spesso tristi e tragiche come quelle consumatesi negli anni del dopoguerra. Davvero toccante il capitolo intitolato Lacrime e rocca: il filo di ricordi di mamma Maria, una dolorosa rievocazione dello sterminio di un’intera famiglia durante la seconda guerra mondiale.
Grazie a questo coro di voci Cristella ci ricorda le nostre umili origini, la storia dei nostri avi fatta di fatica, sofferenze e sacrifici, per poter garantirci il futuro benessere che stiamo vivendo.
Ecco quindi che la tessitura della tela diventa un tessere l’anima, il raccontare la vita attraverso fili esili ma allo stesso forti tali da reggere il peso degli anni. La donna (o mamma) è tessitrice e dunque artefice e custode della vita nella casa (del focolare), della famiglia e del corso delle cose. Sulle sue spalle forti e temprate dal lavoro grava tutta la sofferenza del mondo.
La donna infine, è colei che tessendo con amore, cresce con amore i propri figli.
Tristezza e malinconia, che in più punti fanno capolino, alla fine si “dipanano” grazie al bellissimo ricordo del giorno in cui Cristella è diventata mamma, e devo per forza citare queste bellissime righe:

“Sono diventata mamma! La gioia di quest’esperienza è indescrivibile: i maschi non potranno mai capire. Sensazioni, brividi, sentimenti quasi impossibili da raccontare. […] Ho sofferto. In certi momenti, quando non riuscivo a controllare le spinte e mi sentivo spaccare in due, ho avuto molta paura ed o urlato il male con tutto il fiato che avevo in gola. Eppure, ce l’ho fatta anch’io. […] In un attimo ho dimenticato il dolore: quando ho conosciuto mia figlia. E’ stato meraviglioso. […] In un attimo ho sentito il legame di figlia: nel momento stesso in cui sono diventata madre. Mi sono passati davanti ventisette anni della mia vita di figlia.

E' possibile seguire le attività di Cristella consultando il suo sempre aggiornatissimo BLOG.



martedì 2 giugno 2009

L'Hotel Erhart a Sölden

Sölden è un piccolo paesino di montagna situato nel cuore delle Alpi nella Valle dell’Ötz, famosa per avere “ospitato” per millenni la mummia del Similaun (meglio conosciuta come Ötzi), e per essere da sempre un'importante stazione sciistica dove ogni anno si svolgono campionati mondiali di sci e snowboard.
Ciò che colpisce di questa piccola e ridente cittadina è la bellezza assoluta del paesaggio naturale, un continuo susseguirsi di prati verdi e assolati, boschi rigogliosi attraversati da suggestivi sentieri che si snodano per chilometri e chilometri fino alle vette innevate; ghiacciai perenni raggiungibili a piedi (o in seggiovia), dai quali si possono godere dei panorami mozzafiato.
La città di Sölden e la valle dell’Ötz in generale vantano una tradizione agricola e contadina millenaria. Terra di cacciatori e contadini da più di otto mila anni, da diverso tempo ormai tutta la zona è stata dichiarata area naturale protetta, luogo di pace e riposo.
Il posto migliore per godere delle bellezze della natura ancora incontaminata.

A Sölden risiede la Famiglia Erhart, proprietaria dell’Hotel Erhart, un moderno albergo a 4 stelle situato a 5 minuti a piedi dal centro della città, immerso nel verde con annesso un torrente rilassante e suggestivo.
Nato come piccola pensione a conduzione famigliare, nel 1992 i proprietari Franz e Alberta Erhart decisero di fare il salto di qualità realizzando uno vero e proprio albergo.
E dopo circa 2 anni di lavoro fu inaugurato l'attuale Hotel Erhart, una moderna struttura ricettiva a 4 stelle dotata di tutti i comfort moderni.

Le camere

L’Hotel Erhart dispone di 28 camere spaziose e confortevoli dotate di servizi igienici privati, balcone, telefono, TV-Sat., cassaforte, frigobar, filodiffusione, riscaldamento.
La tipologia delle camere permette di far fronte a tutte le esigenze:

Appartamento “Viktoria”
ca. 48 m², fino a 4 persone, 1 Bagno/WC separati + 1 Doccia/WC,
1 camera da letto, 1 soggiorno-letto, Sat-TV, telefono, filodiffusione, cassaforte, asciugacapelli, specchio per il trucco, accappatoi

Appartamento "Rebecca"
ca. 40 m², fino a 4 persone, servizi igienici privati, 1 camera da letto, 1 soggiorno-letto, Sat-TV, telefono, filodiffusione, cassaforte, asciugacapelli, specchio per il trucco, accappatoi

Camera doppia "Erhart"
ca. 30 m²con zona soggiorno, servizi igienici privati, Sat-TV, telefono, filodiffusione, cassaforte, asciugacapelli, specchio per il trucco, accappatoi

Camera doppia "Sölden"
ca. 25 m², servizi igienici privati, Sat-TV, telefono, filodiffusione, cassaforte, asciugacapelli, specchio per il trucco, accappatoi

Camera doppia "Windau"
ca. 20 m², servizi igienici privati, Sat-TV, telefono, filodiffusione, cassaforte, asciugacapelli, specchio per il trucco, accappatoi

Ristorante

Colazione e cena sono serviti in un ambiente elegante e riservato. Qui ogni giorno potrete gustare ricette speciali, piatti tipici e tradizionali, preparati dallo chef Benjamin, figlio del proprietario.
Sono previste inoltre durante la settimana serate a tema, cene di benvenuto, degustazioni, speciali di vini e formaggi, ecc.

Centro benessere

Ormai d'obbligo per ogni hotel a 4 stelle che si rispetti, anche l’Hotel Erhart dispone di un moderno centro benessere dotato di servizi e attrezzature complete per il relax e l’esercizio fisico: palestra, piccola vasca idromassaggio, bagno turco, sauna, cabina a raggi infrarossi, area massaggi (a richiesta), solarium.
In un'area riservata è possibile rilassarsi nel “sauna pub Aquarias”, una saletta con un vasto assortimento di the, tisane e bevande energizzanti pronte da gustare in totale silenzio e tranquillità.

Cantina

Al piano interrato si trova invece una cantina completamente ristrutturata, dove vengono conservati i vini che ogni giorno è possibile scegliere al ristorante dalla carta dei vini, più una collezione privata di vini rari da esposizione, per un viaggio enogastronomico accompagnati da Franz Erhart, il proprietario. La cantina si presta anche per serate dedicate alla degustazione di vini o semplici e cordiali drink di benvenuto.

L’Hotel Erhart è il luogo ideale per trascorrere le vacanze a Sölden. Da qui è possibile raggiungere tutti i posti più belli della città e dei dintorni.
Le mete consigliate sono:
  • escursione sui ghiacciai Tiefenbach e Rettenbach
  • escursione a Umhausen, piccola località a 5 minuti di macchina da Solda, dove è possibile visitare la ricostruzione del villaggio preistorico di Ötzi e poi proseguire per una camminata (rigorosamente in salita!) fino alla foce delle cascate
  • escursione a Vent, a circa 15 minuti di macchina, assolutamente da non perdere per il magnifico paesaggio
  • giornata presso il centro termale Aqua Dome, situato a Längefeld, a circa 15 minuti di macchina. L'Aqua Dome è il più grande centro termale dell'Austria, situato proprio nel cuore delle Alpi austriache (da non perdere il suggestivo bagno nelle vasche con acqua a 35 gradi, all'aperto, sotto le cime innevate dei monti sovrastanti)
  • visita a Innsbruck, a circa 1 ora e un quarto di macchina
Io e Christine siamo molto amici della famiglia Erhart (che ogni anno trascorrono le ferie a Cattolica), e siamo stati già due volte ospiti presso il loro bellissimo hotel. Sempre in autunno, periodo di bassa stagione che probabilmente non è il periodo migliore. Come ogni paese di montagna che si rispetti infatti, anche Sölden da il meglio di se stessa in pieno inverno (come meta sciistica) o in piena estate, come luogo ideale per escursioni in mezzo ai boschi.
Ma se si ha fortuna come è sempre capitato a noi, è possibile godere di un pò di estate e di inverno anche in periodi come ottobre e novembre, quando il tempo pazzerello regala calde giornate di sole, e il giorno dopo pochi centimetri di neve.
A questo LINK è possibile vedere alcune immagini delle nostre vacanze a Solda.

Buona vacanza!