lunedì 31 marzo 2008

Un pò di primavera...

Una nuova veste al blog, per adeguarsi al tempo che sta cambiando e a queste bellissime giornate di sole.
In città c'è movimento; fervono i preparativi di negozi e alberghi per la stagione estiva. Spuntano i primi ombrelloni e alcuni temerari "collaudano" il mare con un timido bagnetto.

Lascio scorrere tutto in silenzio come se niente fosse. Ma il caos è dentro, e una nuova stagione è alle porte.

domenica 30 marzo 2008

Recensione de "Gli occhi di Sonia" sul Cubia

Sul numero di marzo del Cubia, il noto mensile di informazione sulla città di Cattolica, è possibile leggere una recensione del mio libro, "Gli occhi di Sonia", a cura di Massimiliano Ferri, che già aveva pubblicato un commento sul blog www.hotelincattolica.com

Ringrazio sentitamente Massimiliano per la disponiblità a concedermi uno spazio sul Cubia.

giovedì 27 marzo 2008

Schiavi del lavoro?

In questi giorni di festa c’è chi è stato in vacanza, chi si è concesso un piccolo week end di relax, chi ha mangiato fino a scoppiare, chi ha riso fino a morire.
Poi c’è una schiera di persone che ha trascorso le vacanze pasquali lavorando. Io sono una di quelle.
Questa volta sono stati i mitici Skid Row (degli anni migliori) a risollevare il morale a pezzi al termine della giornata, prima di andare a dormire…per poi risuonare in testa al risveglio, di un’altra dura giornata.
Consiglio a tutti l’ascolto di questa canzone davvero tosta. Vi lascio anche il testo, non proprio facile da tradurre, ma dal ritornello estremamente chiaro: I won't be the one left behind/Can't be king of the world/If you're slave to the grind: io non rimarrò quello indietro/non puoi essere il re del mondo/se sei schiavo del lavoro.

Download di Slave To The Grind (.wma)


Slave To The Grind

You got me forced to crack
my lids in two
I'm still stuck inside this rubber room
I gotta punch the clock that
leads the blind
I'm just another gear in the assembly
line - oh no

The noose gets tighter around
my throat
But I ain't at the end of my rope 'cause
I won't be the one left behind
Can't be king of the world
If you're slave to the grind
Tear down the rat racial slime
Can't be king of the world
If you're slave to the grind

Get it?

A routine injection, a lethal dose
But my day in the sun ain't even close
There's no need to waste
your prayers on me
You better mark my words
'cause I'm history
Yes indeed

You might beg for mercy to get by
But I'd rather tear this thorn
from my side

I won't be the one left behind
You can't be king of the world
If you're slave to the grind
Tear down the rat racial slime
Can't be king of the world
If you're slave to the grind

They swallowed thier daggers by
turning their trick
They tore my intentions apart
brick by brick
I'm sick of the jive
You talk verbal insecticide

They swallowed thier daggers by
turning their trick
They tore my intentions apart
brick by brick
I'm sick of the jive
You talk verbal insecticide

I won't be the one left behind

You can't be king of the world
If you're slave to the grind
Tear down the rat racial slime
You can't be king of the world
If you're slave to the grind

I said slave to the grind
Slave to the grind
Slave to the grind

Informazioni utili
La canzone Slave To The Grind è anche il titolo del secondo album degli Skid Row, "Slave To The Grind" appunto, pubblicato nel 1992. E' l'album che li fece esplodere: vendette milioni di copie e decretò il successo degli Skid Row a livello mondiale. Successo però che probabilmente offuscò la vena creativa del gruppo, che a distanza di 3 anni pubblicò lo scialbo "Subhuman Race", e un paio di anni dopo ancora si separò dal carismatico (e insostituibile) frontman Sebastian Bach.
Gli Skid Row sono tuttora in circolazione, ma pressochè nulla è rimasto dello stile dell'era Bach, e sono lontani anni luce dai fasti dei primi anni Novanta.
Dal canto suo Sebastian Bach continua a sfornare dischi di ottima qualità (l'ultimo Angel Down è di fine 2007) e a fare concerti, riproponendo per la maggior parte i migliori classici degli Skid Row.

Sito ufficiale degli Skid Row

Sito ufficiale di Sebastian Bach

martedì 18 marzo 2008

Prima recensione de "Gli Occhi di Sonia"

Sul blog www.hotelcattolica.com è possibile leggere la prima recensione del mio libro, a cura di Massimiliano Ferri.

Oltre che da Massimiliano, il blog è curato Marco Belemmi, proprietario dell’Hotel Boston di Cattolica.

Il blog si propone come fonte di informazioni circa le novità e gli eventi che interessano la città di Cattolica (ma anche la Riviera Romagnola in generale), con particolare attenzione all’aspetto turistico.

Accanto a iniziative culturali come mostre di quadri, rappresentazioni teatrali, concerti o informazioni pratiche riguardanti la città, si trovano quindi anche proposte di alberghi e strutture ricettive varie per trascorrere al meglio le proprie vacanze a Cattolica.


Massimiliano Ferri è un accanito giocatore, campione e insegnante di scacchi. Conosciuto nel 2007 in occasione di un torneo di scacchi, dedica la sua vita principalmente agli...scacchi! E' inoltre membro del comitato di redazione del Cubia (il noto giornale di Cattolica), e gestisce alcuni blog di carattere turistico-informativo, nei quali è molto attivo.

lunedì 17 marzo 2008

Uno sguardo su "Gli Occhi di Sonia"

Con questo articolo mi propongo di raccontare, passo dopo passo, la storia de “Gli occhi di Sonia”, dall’inizio alla fine. Ovvero dal concepimento dell’idea, alla sua realizzazione concreta, fino alla fase finale della pubblicazione.
Richiedendo tempo (che è sempre poco) ed energia (che ultimamente è quasi esaurita), l’articolo si svilupperà a poco a poco, e sarà periodicamente aggiornato, sperando di arrivare a una versione completa e definitiva nel più breve tempo possibile.


In principio...

La passione per la poesia e per la letteratura in generale risalgono a molto tempo fa. Addirittura ai primi anni d’infanzia, quando mi cimentavo nelle prime letture di libri per ragazzi.

Complice la solitudine e la ricerca dell’isolamento, già allora trovavo nei libri il mio rifugio più sicuro.

Ma ero molto lontano dal comprendere il valore che avrebbe avuto in futuro la letteratura per me. Mi limitavo a leggere romanzi per puro divertimento. Mi piacevano molto i libri horror (soprattutto quelli di Stephen King degli anni migliori) che mi consigliava un compagno di scuola.

La scuola superiore che scelsi però, non mi permise di approfondire gli studi delle materie letterarie. Gli istituti professionali, come si sa, danno priorità alle materie pratiche rispetto a quelle teoriche. Peccato. Poiché se è vero che la scuola serve soprattutto per educare le persone e istruirle, credo che non ci sia una vera istruzione senza una buona conoscenza della propria lingua e dei testi da essa prodotti.

La mia grande fortuna fu di avere un’ottima insegnante di italiano in quarta superiore che, convinta della necessità a tutti i costi della conoscenza della storia e della letteratura, riuscì a farci apprendere le fondamenta della letteratura italiana e straniera, e a farcele apprezzare. Nonostante i tempi sempre stretti e le priorità della scuola.

Senza il suo insegnamento, non sarei mai riuscito a creare un ponte sull’abisso che si parava tra noi studenti già destinati alla vita pratica, e quell’inquietudine che avvertivo dentro e che con forza si contrapponeva.

Cominciai così per curiosità a leggere i classici della letteratura: Verga, Svevo, Wilde, Huysmanns, Baudelaire, e tanti altri, con predilezione per gli scrittori del Romanticismo e Decadentismo.

Imparai la differenza che c’è tra leggere un testo per piacere, o per dovere.


Rivelazione

La vera rivelazione avvenne nel 1995, anno in cui mi iscrissi alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Urbino.

Fui letteralmente folgorato dal corso sull’Espressionismo tedesco tenuto dal simpatico Prof. Venturelli.

Gli intenti degli scrittori, i manifesti, i contenuti e le tematiche delle opere studiate mi travolsero completamente. Li sentivo rappresentativi di quello che stavo vivendo.

Di nuovo si figurò la possibilità di raggiungere uno stato di conoscenza superiore, attraverso lo studio della letteratura.

Capii innanzitutto che la letteratura è per molti una necessità, proprio perché permette di capire in maniera più profonda se stessi e le cose. Scoprii poi che esiste un’affascinante (quanto malinconica) corrispondenza tra i cambiamenti emotivi che ogni giorno si succedono dentro di noi e gli avvenimenti del mondo esterno, che eternamente si ripetono. E la scrittura, nel suo marchiare “a fuoco” la carta, può fissare questi eventi per un solo attimo (seppure della durata di pochi secondi) nel tempo, e conferire loro un carattere di “commovente eternità”.


La poesia

E tutto questo poteva essere messo a conoscenza degli altri.

Di fatto la poesia è un mezzo di comunicazione, alla pari di un romanzo, di un saggio, di una scultura o di un dipinto. Magari più introspettivo e da un significato personale spesso difficile da decifrare, ma comunque un mezzo per comunicare agli altri qualcosa.

Sono il primo a riconoscere che il mio libro, come tanti libri di poesia di autori più o meno famosi, possa apparire incomprensibile a una prima lettura. Ma questo non deve spaventare.

Come già espresso nell’introduzione al libro, la lettura di testi di diverso genere mi ha portato alla conclusione, che la corsa forsennata verso l’interpretazione di un testo letterario non sempre è la giusta chiave per carpirne il vero significato. Anche perché poi, in tutta franchezza (e umiltà), sono convinto che per quante teorie (e congetture) si possano elaborare su un autore e le sue opere, nessuno in realtà conosce ciò che egli intendeva esprimere nel momento in cui le ha create.

Oso dunque affermare che nessuno tranne l’artista, conosce la verità ultima delle sue creazioni. E con “verità ultima” intendo l’intenzione originaria ed il senso profondo dell’opera, che sottostanno ai sottili e ingannevoli veli di Maya abilmente maneggiati dallo scrittore per raccontare le sue storie.

Io credo che la vera essenza della poesia risieda proprio nella sua inafferrabilità e imprevedibilità, nell’aurea magica e misteriosa sprigionata da versi tessuti su un foglio bianco, proiettati alla rappresentazione di un attimo fugace o di una vita intera.

E per la sua tenacia nel continuare a vivere nei secoli, la poesia (come tutta l’arte in generale) diventa custode di un significato in continua evoluzione, che sempre cambia a seconda del momento storico e del luogo in cui viene letta e studiata. Questa sua capacità di superare i limiti del tempo e dello spazio la rende assolutamente immortale.
Proprio l’immergersi in questo senso di eternità è il vero piacere della lettura di una poesia



Sonia
Risale proprio al 1995 il mio incontro con Sonia, la migliore amica di sempre.
L'idea di intitolare il libro con il suo nome sarebbe però venuta molto tempo dopo...

continua...
(articolo in costante aggiornamento)


mercoledì 12 marzo 2008

Primo giorno di primavera!


Dopo un inverno bello freddo, oggi 12 marzo c'è stato il primo giorno di primavera.
Abbiamo subito collaudato questo caldo sole al mare!
Ma è davvero arrivata la primavera?

venerdì 7 marzo 2008

Rock Cattolica - 7° Edizione

Si terrà questo fine settimana presso la discoteca Le Club di Cattolica il tradizionale Rock Cattolica, la rassegna di gruppi musicali (giunta alla 7° edizione) promossa e organizzata dall’associazione giovanile Alternoteca, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del comune di Cattolica.

Quindici giovani band di Cattolica (e dintorni) si sfideranno sul palco del Le Club a cominciare da venerdì 7 marzo.


La locandina


Il programma delle serate è il seguente:

Venerdì 7 marzo dalle ore 20,30 si esibiranno:
T.N.T. - Black Hearts – Sinful Angels – Mc Baif – Black Sheep – Reloud – Rat Mousque – The 4 Foolish.
Sabato 8 marzo dalle ore 20,30 sarà la volta di: Pampuria – The Daff – Fix it – Tetrarchate – Flying Machine – Pillow Lava – Giuseppe Filippini.


Un “ghiotto” finale domenica 9 marzo con l’”aperitivo rock”: un ricco buffet offerto dal Comune di Cattolica e dall’Associazione Alternoteca accompagnato dalle esibizioni dei mitici Mr. Pig, capitanati dal simpaticissimo quanto virtuoso Michele Luppi, e dagli Hazy Dream, vincitori della scorsa edizione del Rock Cattolica.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Associazione Alternoteca (vice-presieduta da Fabio Borra, chitarrista degli Hazy Dream) all'indirizzo alternoteca@libero.it


Approfondimenti:


Informazioni sugli Hazy Dream

Gli Hazy Dream al Rock Cattolica 2007



Blog di Dee Wild (cantante degli HD):


Alternoteca

L'Alternoteca è un'associazione di Promozione Sociale con lo scopo di realizzare un laboratorio musical-teatrale, nata dalla volontà di alcuni giovani di Cattolica e San Giovanni, e patrocinata dai relativi comuni.

E' possibile leggere un interessante intervista a Fabio Borra (vice presidente dell'Associazione) sul n°79 del Cubia, il mensile di informazione della città di Cattolica (www.cubia.it)


Sito dei Mr. Pig: www.mrpig4.com


Sito di Michele Luppi: www.micheleluppi.com

mercoledì 5 marzo 2008

Ayreon - "01011001"

Ritorna l'eclettico e instancabile Arjen Lucassen con un nuovo capitolo del suo progetto principale, Ayreon.
In questo 01011001” Lucassen torna ad affrontare le tematiche "spaziali" a lui tanto care, dopo la parentesi "terrena" di “The Human Equation” del 2004, e sembra proprio che sia la "space opera" la giusta dimensione degli Ayreon, visto che questo ultimo lavoro - a detta di chi scrive - si rivela superiore al precedente, di livello tranquillamente accostabile ai masterpieces “The Final Experiment” e “Universal Migrator 1 & 2”.
Ma andiamo per gradi: anche questa volta, in piena tradizione Ayreon, ci troviamo di fronte ad un concept. La storia narrata è un’evoluzione di quella iniziata con “The Final Experiment”, accennata poi alla fine di “Into the Electric Castle” e ripresa in “Universal Migrator”, tant’è che leggendo i testi con attenzione si trovano facilmente riferimenti a queste opere.
Lo stesso discorso vale più o meno anche per l'aspetto musicale: “01011001” presenta tutte le sfaccettature più interessanti dello stile di Ayreon a cui siamo abituati: gli inserimenti folk (“River of Time”), le atmosfere suggestive e darkeggianti (“Age of Shadows”, "Unnatural Selection”, “The Sixth Extinction”), gli spazi ambient (“Comatose”), i brani più muscolosi di puro stampo Heavy e quelli facilmente assimilabili dal ritornello catchy, senza mai cadere sulla banalità (come la melodica “Ride The Comet”). Il tutto mescolato ed assemblato ad arte con il solito gusto e la solita classe del polistrumentista Arjen.
Sempre come da tradizione, anche questa volta Lucassen si è avvalso della collaborazione di più artisti, la maggior parte conosciuta a livello internazionale e mondiale più qualche artista sconosciuto.
Tra le voci maschili vale la pena di citare Jorn Lande, possente e grintoso come al solito, anche se il meglio emerge in questo caso nelle parti più soft (molto bella la performance in “Comatose”); Daniel Gildenlow dei Pain of Salvation, che certo non si risparmia sulle note più alte; Jonas P. Renske dei Katatoniam, al centro della scena nelle parti più malinconiche e Steve Lee dei Gotthard, unico nel suo stile. Molto belle, ma senza eccessi, le prestazioni di Bob Catley e Hansi Kursch, quest’ultimo richiesto a gran voce dai fans, a detta di Lucassen. Tra le voci femminili, invece, spiccano per bellezza interpretativa Anneke Van Giersbergen, dolce e suadente, una meravigliosa e brillante Simone Simons (Epica) e la prorompente Magali Luyten, ruvida, possente e graffiante.
Il risultato finale è un ottimo album di progressive metal, molto più dark rispetto alle uscite precedenti, ma in ogni caso di altissimo livello.

Da segnalare l’eccezionale produzione, come al solito merito degli “Electric Castle Studios) di proprietà dello stesso Arjen.

Di sicuro, uno delle migliori uscite del 2008.


Tracklist:

CD 1:
1. Age Of Shadows
2. Comatose
3. Liquid Eternity
4. Connect The Dots
5. Beneath The Waves
6. New Born Race
7. Ride The Comet
8. Web Of Lies

CD 2:
1. The Fifth Extinction
2. Waking Dreams
3. The Truth Is In Here
4.
Unnatural Selection
5. River Of Time
6. E=mc2
7. The Sixth Extinction



Info: www.ayreon.com



www.riccardobertozzi.blogspot.com