Ho avuto il piacere di leggere le precedenti raccolte e devo dire che quest'ultimo lavoro mi ha particolarmente sorpreso per la forza e l’energia che permeano quasi tutte le trentuno liriche che compongono il libro.
Il tema dominante è l’amore, dichiarato fin dalle prime battute velate di una malinconia che mi ha riportato ai versi più toccanti di “Lascio al mio uomo”.
Ma il cambio di registro attende il lettore subito dietro l’angolo. Di colpo infatti il poeta pare chiamare a se tutte le forze per infrangere la teca di cristallo in cui è rinchiuso e che rende tutto più ovattato, per poter gridare a piena voce i propri intenti:
“Ho freddo.
Voglio uscire.
Ho bisogno
di aria.
Voglio vivere.
Ancora.”
Il poeta, stanco di vivere passivamente, vuole di nuovo sentirsi vivo, provare emozioni, gridare al mondo il desiderio d’amore a cui tutti gli uomini per natura tendono e di diritto pretendono. Desiderio che diventa inevitabilmente la necessità di un contatto fisico, carnale, che ogni donna reclama. E questa brama a tratti incontenibile si esplica in un linguaggio diretto e dai toni forti come in Desiderio, una delle liriche che più amo di questa raccolta:
“Il desiderio che c’è
in me
quel non so che
di più nascosto
che mi tenta
l’ansia
di averti
qui
sedotto e preso.
E poi
carne su carne
abbandonato e arreso.
Qui,
sotto di me
- o sopra –
che importa.
Importa che ti voglio
adesso
e preso
nel mio
essere donna
arreso
alla spirale
del mio sesso.
Carne su carne." […]
Il sottile velo di erotismo delicatamente posato sulle liriche di “Lascio al mio uomo” si è dissolto per lasciare affiorare una nuova dimensione erotica, totale, rappresentata con forza ma anche con gusto ed eleganza. In Rosa Sandra recupera dalla tradizione poetica antica l’immagine sensuale della rosa, fiore che per eccellenza simboleggia la femminilità in tutti i suoi aspetti.
"La rosa.
Il cuore sempre acceso
della rosa.
Si apre
e poi richiude.
Divorante accoglie."
Gli istinti e le pulsioni più intime si scatenano e si susseguono in un vortice erotico che travolge i sensi, come nella conclusiva Estasi, un intenso componimento in cui il desiderio del poeta di possedere fisicamente l’amante, delicatamente sfuma nella ricerca dell’amore puro. La carica erotica dei versi infatti non è mai fine a se stessa, ma intesa come continua tensione e ricerca dell’amore assoluto, quel sentimento che raggiunge la forma più sublime (una forma compiuta) con l’unione fisica dei corpi.
Ma c’è dell’altro. L’autrice si è spinta oltre il limite finora posto con le precedenti raccolte. Una lettura approfondita rivela infatti come in quest’opera la ricerca dell’amore è estremamente connessa alla ricerca del significato della poesia e dell’amore per la poesia, vista come forza vitale creatrice e rigeneratrice. Amore e poesia si fondono in un rapporto simbiotico indissolubile, dove nessuno dei due elementi può fare a meno dell’altro.
L’arte della poesia è amore, e l’amore in sè è poesia. Amare e poetare d’amore significano conoscere la verità e avere la capacità di scriverla e fissarla nel tempo. Ne consegue che non esiste vera poesia se non viene dal profondo del cuore, se dunque non è un canto di vero amore.
"Non la parola.
La sua vita.
Muta resta
senza respiro
se non è voce
all’anima.
Non parola
non vita
se non viene
dal profondo.
Di tutti è la parola
come di tutti
la vita.
Non la parola
ma la vita
è canto.
Canto di tutti.
Canto di ogni uomo."
E ancora:
"La parola
cuore
della vita.
Un respiro
che pensa
e nomina
la sua stessa
natura."
E’ questo, in sintesi, il significato ultimo che ho scovato nei versi di questa raccolta: una visione della poesia come forma di amore assoluto, l’amore come forma assoluta di poesia.
I dati completi del libro sono:
Sandra Evangelisti, Intanto tutto scorre, Edizioni del Leone, Venezia, 2010
Il libro è acquistabile on line sul fornitissimo IBS, precisamente a questo LINK.
Infine segnalo anche che Sandra è socia ordinaria dell’associazione culturale Poliedrica, sul cui sito è possibile trovare, tra le tante cose, notizie biografiche e bibliografiche su di lei.
Il tema dominante è l’amore, dichiarato fin dalle prime battute velate di una malinconia che mi ha riportato ai versi più toccanti di “Lascio al mio uomo”.
Ma il cambio di registro attende il lettore subito dietro l’angolo. Di colpo infatti il poeta pare chiamare a se tutte le forze per infrangere la teca di cristallo in cui è rinchiuso e che rende tutto più ovattato, per poter gridare a piena voce i propri intenti:
“Ho freddo.
Voglio uscire.
Ho bisogno
di aria.
Voglio vivere.
Ancora.”
Il poeta, stanco di vivere passivamente, vuole di nuovo sentirsi vivo, provare emozioni, gridare al mondo il desiderio d’amore a cui tutti gli uomini per natura tendono e di diritto pretendono. Desiderio che diventa inevitabilmente la necessità di un contatto fisico, carnale, che ogni donna reclama. E questa brama a tratti incontenibile si esplica in un linguaggio diretto e dai toni forti come in Desiderio, una delle liriche che più amo di questa raccolta:
“Il desiderio che c’è
in me
quel non so che
di più nascosto
che mi tenta
l’ansia
di averti
qui
sedotto e preso.
E poi
carne su carne
abbandonato e arreso.
Qui,
sotto di me
- o sopra –
che importa.
Importa che ti voglio
adesso
e preso
nel mio
essere donna
arreso
alla spirale
del mio sesso.
Carne su carne." […]
Il sottile velo di erotismo delicatamente posato sulle liriche di “Lascio al mio uomo” si è dissolto per lasciare affiorare una nuova dimensione erotica, totale, rappresentata con forza ma anche con gusto ed eleganza. In Rosa Sandra recupera dalla tradizione poetica antica l’immagine sensuale della rosa, fiore che per eccellenza simboleggia la femminilità in tutti i suoi aspetti.
"La rosa.
Il cuore sempre acceso
della rosa.
Si apre
e poi richiude.
Divorante accoglie."
Gli istinti e le pulsioni più intime si scatenano e si susseguono in un vortice erotico che travolge i sensi, come nella conclusiva Estasi, un intenso componimento in cui il desiderio del poeta di possedere fisicamente l’amante, delicatamente sfuma nella ricerca dell’amore puro. La carica erotica dei versi infatti non è mai fine a se stessa, ma intesa come continua tensione e ricerca dell’amore assoluto, quel sentimento che raggiunge la forma più sublime (una forma compiuta) con l’unione fisica dei corpi.
Ma c’è dell’altro. L’autrice si è spinta oltre il limite finora posto con le precedenti raccolte. Una lettura approfondita rivela infatti come in quest’opera la ricerca dell’amore è estremamente connessa alla ricerca del significato della poesia e dell’amore per la poesia, vista come forza vitale creatrice e rigeneratrice. Amore e poesia si fondono in un rapporto simbiotico indissolubile, dove nessuno dei due elementi può fare a meno dell’altro.
L’arte della poesia è amore, e l’amore in sè è poesia. Amare e poetare d’amore significano conoscere la verità e avere la capacità di scriverla e fissarla nel tempo. Ne consegue che non esiste vera poesia se non viene dal profondo del cuore, se dunque non è un canto di vero amore.
"Non la parola.
La sua vita.
Muta resta
senza respiro
se non è voce
all’anima.
Non parola
non vita
se non viene
dal profondo.
Di tutti è la parola
come di tutti
la vita.
Non la parola
ma la vita
è canto.
Canto di tutti.
Canto di ogni uomo."
E ancora:
"La parola
cuore
della vita.
Un respiro
che pensa
e nomina
la sua stessa
natura."
E’ questo, in sintesi, il significato ultimo che ho scovato nei versi di questa raccolta: una visione della poesia come forma di amore assoluto, l’amore come forma assoluta di poesia.
I dati completi del libro sono:
Sandra Evangelisti, Intanto tutto scorre, Edizioni del Leone, Venezia, 2010
Il libro è acquistabile on line sul fornitissimo IBS, precisamente a questo LINK.
Infine segnalo anche che Sandra è socia ordinaria dell’associazione culturale Poliedrica, sul cui sito è possibile trovare, tra le tante cose, notizie biografiche e bibliografiche su di lei.
3 commenti:
Grazie Riccardo!!!
Bellissima e centrata. Proprio quello che volevo esprimere!
Un abbraccio e a presto.
Sandra
scusa se utilizzo questo post per contattarti ma ho un problema e cercando su google ho visto che hai avuto anche tu lo stesso problema qualche anno fa. Mi arrivano un sacco di mail di errore con avg.Ho letto che avevi proprio il problema identico, mi aiuteresti a capire come risolverlo?
ciao, purtroppo da diverso tempo sono passato a kaspersky, e non mi ricordo proprio come avevo risolto. Ti conviene andare su un forum di assistenza informatica, tipo www.ilsoftware.it.
Ciao.
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