martedì 1 luglio 2008

Un libro originale

Tempo fa mi imbattei casualmente in una discussione presente sul blog di Simona Gervasone, riguardante l’attività svolta dalla Casa Editrice Giraldi di Bologna, con la quale anche io ho pubblicato.
Un commento alla discussione fu postato da Luca Martini, un giovane autore anche lui della “scuderia” Giraldi, per la quale ha pubblicato la sua terza raccolta di poesia intitolata “Partitura compiuta per pensieri distratti”, e che ho avuto il piacere di apprezzare.
Mi ha incuriosito subito la specifica del genere del libro, poesia e musica, riportata sulla copertina, e dopo un cordiale scambio di e-mail con Luca Martini (sulla difficoltà di vendere i libri di poesia), ho acquistato il libro.
E devo dire che mi sono trovato di fronte a un libro estremamente originale. L’originalità dell’opera sta proprio nel rapporto tra musica e poesia, sul quale si basa. Ogni poesia infatti è affiancata a un brano musicale (del quale vengono citati titolo, autore e album di riferimento) che probabilmente ha ispirato l’autore nel processo di scrittura.
Questa scelta è la precisa volontà di Martini, grande appassionato di musica (nonché musicista e compositore), di presentare alla sua maniera le proprie creazioni letterarie, o meglio come lui stesso specifica nell’introduzione, “qualche pensiero distratto insieme ad un consiglio musicale, ed anche un modo per trasmettervi, per comunicarvi alcuni dei brani che amo di più, che mi fregio di ricollegare ai miei scritti”.
E l’esperimento riesce proprio bene, anche se credo che per poter apprezzare a pieno le liriche di questa raccolta, bisogna in qualche modo conoscere i brani abbinati, o l’autore.
Spesso infatti il testo e il titolo delle poesie si ricollegano direttamente ai testi delle canzoni citate, e conoscerle permette al meglio di immergersi nella lettura.
Ed è proprio per questo motivo che le poesie che ho apprezzato di più, sono quelle delle quali conoscevo il brano abbinato (che ovviamente ho ascoltato durante la lettura).
E’ il caso quindi de “L’abbraccio”, accompagnato dalla splendida “The Cinema Show” dei Genesis, tratta dal capolavoro “Selling England By The Pound” (del 1973), o de “La maschera dello specchio”, abbinata a “Mystic Dreams” di Lorena McKennit, e ancora “Gli angeli”, abbinata a “Gli Angeli” di Vasco Rossi e “Inverno”, con “Winter” di Tori Amos.
Interessante è poi notare la vasta cultura musicale di Martini, che spazia dalla musica classica al rock, passando per il jazz più raffinato e il rock progressivo (italiano) ricercato degli anni Settanta.
Da appassionato di musica, sono convinto che la musica più che ascoltata vada vissuta.
Non si deve intendere l’ascolto come il semplice fluire di suoni da un orecchio all'altro. La musica va ascoltata innanzitutto con il cuore. Va lasciata libera di espandersi e attraversarci completamente, per poter fare affiorare emozioni e sensazioni. Ascoltare significa in definitiva lasciarsi circondare, avvolgere (e quanto serve anche travolgere) da immagini ed emozioni che nella nostra mente e nel nostro cuore grazie alla musica riescono a prendere forma.
Ed è con questo spirito che va letto il libro. Soltanto abbandonandosi alle emozioni della musica è possibile comprendere le immagini e la forza dei versi (non sempre facili) della poesia di Martini.

Il libro è reperibile su IBS a questo link.

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