lunedì 28 luglio 2008

Delle “pagine amiche”…Un piacevole commento a “Gli Occhi di Sonia”

Qualche anno fa, tramite una comune amica, feci la “virtuale” conoscenza della Signora Marisa, proprietaria di un albergo di Gabicce Mare.
Virtuale perchè dopo 4 anni, non ci siamo ancora ne visti ne parlati.
Appassionata di poesia e letteratura in generale, quando seppe che avevo pubblicato un libro ne volle subito una copia.
Qualche tempo dopo mi scrisse una lettera con un suo commento, che riporto qui sotto per intero.

"Caro Riccardo,

finalmente mi è dato una briciola di più tempo e mi sono concessa non le piccole, veloci o leggere letture, ma le tue pagine!
Perché un poeta deve dare chiarimenti e spiegare quello che scrive?! (1)
La poesia è sintesi, è intima e…tanto. Ho sempre avuto timore quando era chiesto su qualche avvenimento un parere ad un poeta. Luzi era sintetico, parlava con gli occhi, era un piccolo grande uomo. Come forse è anche vero che dobbiamo solo prendere, elaborare, sentire ciò che con lo scritto arriva ad ognuno di noi senza scavare nel buon autore di turno.
Piange il cielo in una notte di agosto (2), ti prego alza gli occhi, molte stelle avranno luce nuova, buttati in questo mare e rischia.

Sonia nella mia lettura si è rivelata come un cammino, un arco di vita, una strada a divenire, un lungo sentiero lungo e pietroso.

Sono convinta che giorno dopo giorno ci sia necessità a parità dell’acqua di pagine amiche".

Ringrazio davvero di cuore Marisa per le belle parole, è stata una delle poche persone ad avermi scritto dopo avere letto il libro.
Due cose ho particolarmente apprezzato di questa breve ma intensa lettera: notare che la lettura del libro ha suscitato un'immagine e dunque un’interpretazione personale della figura di Sonia (confesso che l'idea del "cammino" è stata una piacevole rivelazione anche per me); il concetto delle “pagine amiche”, che condivido pienamente. Il vero gusto della lettura è immedesimarsi nelle storie che si leggono, sentirsi bene dopo aver letto qualcosa, sapere di poter contare su una poesia o la pagina di un romanzo, per trovare conforto e compagnia.

Note:

1) qui si riferisce all'introduzione del libro, scritta da me. Diverse persone mi hanno criticato per aver scritto un'introduzione: non per il contenuto, ma per il fatto di essermi sentito obbligato a spiegare ciò che ho scritto. Ci ho pensato e ripensato, ma ancora rimango pienamente convinto di averlo fatto: avere fatto da guida (breve) al lettore nel percorso di lettura.
2) si riferisce alla poesia "Pioggia di agosto".

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